Dott. Daniele Francioli
Odontoiatra e protesista dentale - Specialista in Ortognatodonzia
Titolare Laboratorio "Francioli Ortodonzia"
Via Luigi Morandi, 106 - 50141 - Firenze - Italia
telef.: +39 055 410125 - fax: +39 055 4223423

Daniele Francioli è nato a Firenze il
22 ottobre 1961.
Odontoiatra e Protesista Dentale, Specialista in Ortognatodonzia, Ricercatore a contratto all’Università degli Studi di Siena, titolare laboratorio ortodontico “Francioli Ortodonzia” di Firenze, libero professionista in Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Pistoia, Scarperia e Colle Val d’Elsa.

Nuovi dispositivi preformati da utilizzare nei casi di
ortodonzia intercettiva
Introduzione

Occupandomi di ortodonzia, ormai da più di 34 anni, prima come Odontotecnico e poi come Odontoiatra specialista in Ortognatodonzia, mi sono accorto che negli ultimi anni nel campo ortodontico si tende ad iniziare il trattamento il prima possibile. Per questo sempre di più si parla di intercettamento delle malocclusioni, al fine di migliorare i rapporti sia a livello dentale che a livello scheletrico, per tale motivo in questo articolo descriverò un nuovo apparecchio ortodontico preformato denominato “Trainer”.

FIG. 1: Trainer iniziale blu

Questo dispositivo utilizza come concetti attivi quelli utilizzati nella filosofia della terapia funzionale. Come oramai tutti gli ortognatodontisti sanno, con numerosi apparecchi funzionali tra i quali possiamo annoverare: il Monoblocco di Andresen, il Regolatore di funzione di Fränkel, il Bionator di Balters ed il lip-bumper, si favorisce le modificazioni trasversali, il rimodellamento del mascellare, l’avanzamento mandibolare e la normalizzazione della posizione degli incisivi.

FIG. 2: Sezione del Trainer

Il Trainer esercita un meccanismo d’azione assimilabile a questi dispositivi funzionali perciò in grado di correggere malocclusioni dento - alveolari o scheletriche di classe I, II e III.

  1. Esso ha delle specifiche caratteristiche,
    guida per favorire l’allineamento dentale,
  2. scudi di protezione per impedire l’interposizione delle labbra e delle guance.
FIG. 3: Caratteristiche dei componenti del Trainer

Inoltre esso è composto da:

3 - bottone propiocettivo per la punta della lingua
4 - scudi di protezione per impedire l’interposizione della lingua
5 - scudo labiale
6 - avanzamento mandibolare con morso testa a testa

Scopo del lavoro

L’obiettivo del presente lavoro è di valutare l’effettiva efficacia del Trainer paragonato all’esperienza clinica personale con altri tipi di dispositivi funzionali in una malocclusione di II classe.
Verificare se oltre all’avanzamento mandibolare è possibile ottenere anche un allineamento dentale e una risoluzione dell’affollamento.
Infine se otteniamo anche una corretta funzione sia a livello dentale che a livello posturale.

Materiali e metodi

È importante sapere che in commercio vi sono diversi tipi di Trainer, nel caso che presenteremo abbiamo utilizzato il Trainer TMJ1.
Esso è realizzato in materiale morbido di colore blu.
Data la sua caratteristica morbidezza è in grado di consentire la massima adattabilità e flessibilità, caratteristiche necessarie soprattutto nelle prime fasi di casi con grave disallineamento, deglutizione atipica, interposizione del labbro inferiore, respirazione orale.
Il dispositivo è stato usato quotidianamente per due ore durante il giorno e tutta la notte mentre il bambino dorme. Il periodo di prova è stato di circa 4 mesi.

Risultati
FIG. 4

Dalla valutazione dei modelli in visione frontale prima del trattamento si evidenzia un notevole morso profondo, un diastema interincisivo tra 1.1 e 2.1, la linea mediana spostata, vestibolarizzazione e intrusione del 2.2.

FIG. 5

Dalla valutazione dei modelli in visione laterale destra prima del trattamento si evidenzia un notevole overjet, la vestibolarizzazione del 1.2 e il morso profondo

FIG. 6

Dalla valutazione dei modelli in visione laterale sinistra prima del trattamento si evidenzia un notevole morso profondo e la vestibolarizzazione del 2.2

FIG. 7

Dalla valutazione del modello superiore in visione in pianta prima del trattamento si evidenzia un leggero affollamento superiore, vestibolarizzazione del 2.2 e diastema interincisivo tra 1.1 e 2.1.

FIG. 8

Dalla valutazione del modello inferiore in visione in pianta prima del trattamento si evidenzia una notevole mancanza di spazio per gli incisivi inferiori, leggera rotazione dentale dei quattro incisivi permanenti.

FIG. 9

Dalla valutazione dei modelli in visione frontale dopo 5 mesi di trattamento si evidenzia un notevole miglioramento del diastema interincisivo tra 1.1 e 2.1, miglioramento della linea mediana, migliorata la posizione del 2.2 ed è risolto il morso profondo.

FIG. 10

Dalla valutazione dei modelli in visione laterale destra dopo 5 mesi di trattamento si evidenzia un notevole miglioramento del morso profondo e la scomparsa della vestibolarizzazione del 1.2

FIG. 11

Dalla valutazione dei modelli in visione laterale sinistra dopo 5 mesi di trattamento si evidenzia un notevole miglioramento del morso profondo e la scomparsa della vestibolarizzazione del 2.2

FIG. 12

Dalla valutazione del modello superiore in visione in pianta dopo 5 mesi di trattamento si evidenzia una notevole miglioramento del diastema interincisivo tra 1.1. e 2.1 ed e quasi risolto l’affollamento e la rotazione degli incisivi.

FIG. 13

Dalla valutazione del modello inferiore in visione in pianta dopo 5 mesi di trattamento si evidenzia una risoluzione totale dell’affollamento e della rotazione degli incisivi.

Conclusioni

Dall’esperienza avuta, in questo caso, posso affermare che il Trainer TMJ1 è un dispositivo assimilabile ad altri apparecchi funzionali. Per mezzo del suo utilizzo nei pazienti in crescita, è possibile ottenere oltre che ad un avanzamento mandibolare anche un miglioramento dell’affollamento dentale, dell’allineamento e della risoluzione del morso profondo. Oltre ad ottenere un buon rapporto dentale il suo utilizzo migliora la funzione di tutto l’apparato odontostomatologico, ottenendo quindi una crescita scheletrica a livello facciale più armonica.

Bibliografia
  1. Balters W.: Il Bionator ed i suoi elementi – Casa Editrice Pro-stomatologia, Milano 1967
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  5. Francioli D., Levrini E.: Evoluzione dell’ortognatodonzia funzionale – La Quintessenza Odontotecnica – 9/1997
  6. Francioli D.: Nozioni fondamentali di tecnica ortodontica – Edizioni Martina Bologna 2004
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  8. Graber T.M., Rakosi T., Petrovic A.G.: - Ortopedia Dentofacciale con dispositivi funzionali – Masson 1998
  9. Levrini A.: Terapia Miofunzionale Rieducazione neuromuscolare integrata – Masson 1997 pagg. 92-105
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  11. McNamara James A.: Forma e funzione – azione degli apparecchi funzionali in ortognatodonzia – quaderno n° 22 SIDO giugno 1985
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