Glossario Fotografia Digitale
Quando si acquista una fotocamera digitale e si legge per la prima volta il manuale delle istruzioni, i termini tecnici utilizzati possono sembrare incomprensibili, ma non scoraggiatevi.

Il nostro glossario esaustivo spiega tutti questi concetti in modo semplice e chiaro.

DEFINIZIONE
BREVE SPIEGAZIONE
Apertura

Dietro la lente si trova un'iride circolare mobile, il diaframma, che si apre e si chiude come la pupilla dell'occhio per controllare la quantità di luce che colpisce il CCD. In genere è controllato dall'esposimetro, anche se alcune fotocamere hanno la modalità manuale. Modificando l'apertura, si cambia anche la profondità di campo.

Artefatti

Quando l'immagine viene memorizzata nella memoria della fotocamera, viene anche compressa per risparmiare spazio, generalmente in formato JPEG. Durante questo procedimento si perdono inevitabilmente delle informazioni. Quando l'immagine viene decompressa per essere visualizzata, si introducono dei disturbi che sull'immagine appaiono sotto forma di contomi scalettati, noti come artefatti.

Autofocus

La maggior parte delle macchine digitali hanno la messa a fuoco automatica. I circuiti della fotocamera esaminano l'immagine, cercandone i contomi. Poi, regolano il fuoco cercando di rendere quanto più nitide queste linee, il tutto in una frazione di secondo. Alcune macchine hanno una piccola lampada vicino al flash, che proietta una griglia di riferimento sul soggetto, in modo da aiutare la messa a fuoco in condizioni di scarsa illuminazione.

Bilanciamento del bianco

La maggior parte delle macchine digitali più recenti regola automaticamente il bilanciamento dei colori di un'immagine per compensare le dominanti date dalla luce ambientale, come ad esempio la luce del sole, le lampade fluorescenti o le normali lampadine. Questa funzione prende il nome di bilanciamento del bianco e vi permetterà di scattare fotografie in interni senza dovervi preoccupare della dominante arancione, che spesso si ottiene con una fotocamera tradizionale. Il bilanciamento del bianco serve anche per migliorare la qualità complessiva delle immagini, quando si scattano foto in un ambiente scuro.

Blocco AE

Significa blocco dell'esposizione automatica, una funzione che si trova sulle macchine digitali più costose. Questa funzione consente di misurare la luce in un punto preciso dell'immagine e quindi di mantenere questa impostazione mentre componete l'inquadratura. È molto comoda in una situazione di illuminazione posteriore e in altre condizioni difficili.

Bracketing automatico

II bracketing (o esposizione a forcella) viene utilizzato quando il fotografo riprende la stessa immagine per tre o più volte, con differenti valori di esposizione. In questo modo aumentano le possibilità di ottenere una fotografìa esposta in maniera corretta. Inoltre, tramite il software, è possibile combinare le tre immagini per incrementare la luce e le ombre (gamma dinamica) all'intemo dell'immagine. Alcune fotocamere hanno la funzione di bracketing automatico che consente di stabilire i valori di sovraesposizione e di sottoesposizione nella modalità a scatto continuo.

Buffer

La registrazione delle immagini sulla scheda di memoria è un procedimento che richiede qualche secondo. Per far fronte a questo inconveniente, i modelli migliori dispongono di una memoria Buffer (temporanea). Le immagini vengono memorizzate in questa parte di memoria prima di essere fisicamente salvate sulla scheda. Ciò permette di scattare con ritardo minimo tra un'immagine e la successiva. Questa modalità è denominata "Burst mode" o scatto "a raffica". I modelli privi di Buffer hanno lo svantaggio di essere più lenti nella gestione delle immagini, questo spesso può causare la perdita dell'attimo di azione più interessante, poiché la macchina sta ancora memorizzando l'immagine precedente.

CCD

Sta per 'Charged Coupied Device', cioè dispositivo ad accoppiamento di carica. Si tratta del sensore posteriore all'obiettivo, che registra l'immagine quando si scatta una fotografia. E' costituito da milioni di piccoli sensori luminosi, uno per ogni pixel dell'immagine. La dimensione del CCD si misura in megapixel. Maggiore è questo valore e migliore è la risoluzione dell'immagine.

CMOS

Sta per "Complimentar/ Metal-Oxide Semiconductor", cioè semiconduttore a ossido di metallo complementare. Nelle fotocamere digitali si tratta di un tipo di sensore luminoso che, teoricamente, offre degli una risoluzione maggiore rispetto a un CCD di costo inferiore. Tuttavia, questa tecnologia non è ancora stata sfruttata in pieno. Ci aspettiamo di vederla apparire nella fascia intermedia ed economica delle macchine digitali entro i prossimi anni.

Convertitore AD

Nelle macchine digitali, il segnale che esce dal chip che gestisce le immagini (CCD) è in forma analogica. Questo viene trasformato in formato digitale dal convertitore analogico/digitale incorporato, in modo molto simile a quello in cui un MiniDisc o un masterizzatore gestiscono il segnale analogico proveniente da un'audiocassetta. Le normali macchine digitali utilizzano un linguaggio di conversione da analogico a digitale a 8 bit, il che significa che ogni pixel può rappresentare fino a 256 differenti livelli di luminosità. Le fotocamere digitali professionali offrono una conversione a I O, o persino 12 bit, cioè ogni pixel può rappresentare rispettivamente 1.024 o 4.096 livelli di luminosità, garantendo così risultati molto più precisi.

Distorsione a botte

Si incorre nella distorsione a botte quando l'obiettivo, in genere un grandangolo, distorce l'immagine facendola apparire leggermente sferica. Se scattate una foto di un paesaggio con l'impostazione grandangolo e la esaminate bene, noterete che l'orizzonte appare curvato. È la distorsione a botte, più evidente quando ci sono delle linee rette vicino ai bordi dell'inquadratura. Questo difetto è impossibile da correggere nella fotografia tradizionale, mentre una fotografia digitale può essere corretta con un programma di fotoritocco.

DPI

Sta per 'Dot Per Inch', cioè punti per pollice. La nitidezza di un'immagine prodotta da una stampante è definita dalla quantità di punti di inchiostro per ogni pollice di carta stampata. Per stampare delle fotografie è necessario un valore di 1.200 dpi o superiore, ottenibile dalla maggior parte delle stampanti più recenti.

Esposizione

Quando si scatta una fotografia, l'esposimetro della fotocamera stabilisce per quanto tempo deve rimanere aperto l'otturatore e quanto deve essere ampia l'apertura, in modo da ottenere la giusta esposizione: un'immagine è troppo scura, è sottoesposta; se al contrario è troppo luminosa, è sovraesposta.

Esposizione programmata

Si trova sulla maggior parte delle macchine digitali. L'esposizione programmata è un'impostazione automatica che consente all'esposimetro di selezionare l'appropriato valore di apertura e di esposizione, nel tentativo di ottenere dall'obiettivo le prestazioni migliori.

EXIF

II formato 'Exchangeable Image File' (File di Immagine Intercambiabile) viene utilizzato da quasi tutte le macchine che memorizzano le immagini in formato JPEG. Permette di memorizzare la data e l'ora in cui è stata scattata la fotografia, l'esposizione e altre informazioni, insieme ai dati dell'immagine. Questi dettagli possono essere letti dai programmi di archiviazione come ACDSee e Thumber. In questo modo conoscerete sempre le impostazioni della fotocamera al momento dello scatto delle foto. È molto utile per correggere i difetti e per scattare nuovamente quelle fotografìe.Potrebbe sembrare quindi un formato standard, ma non lo è. I vari modelli utilizzano una variante di questa tecnologia denominata "EXIF" che permette di memorizzare oltre alla fotografia, una miriade di informazioni aggiuntive, come la velocità dell'otturatore impostata al momento dello scatto, l'apertura e così via. Avrete bisogno di una speciale utilità per poter leggere le immagini salvate in questo formato, come per esempio EXIF Reader o Thumber, reperibili dal sito Web,www.tawbaware.com. Se l'immagine viene elaborata attraverso un programma di fotoritocco e salvata con lo stesso nome, tutte le informazioni aggiuntive vengono perse, conservate quindi una copia del file originale sul vostro disco rigido.

Feathering

E' uno strumento di selezione del programma "Photoshop Element" che ammorbidisce i bordi della selezione, creando effetti di mescolatura più sottili. Questa opzione si trova sulla barra degli strumenti; occorre digitare il numero di pixel per produrre l'effetto sul bordo della selezione.

Flash esterno

La fotocamera ha una connessione, in genere un 'contatto caldo', che consente di utilizzare un altro flash piuttosto che quello incorporato nella fotocamera. In questo modo si ha una maggiore libertà creativa e un maggiore controllo sull'illuminazione, poiché il flash può essere posizionato lontano rispetto alla fotocamera. Serve anche per evitare l'effetto occhi rossi quando si scattano dei ritratti. In genere questa caratteristica si trova solo sui modelli più costosi o sulle macchine professionali.

Fuoco fisso

Le macchine più economiche hanno degli obiettivi a fuoco fisso, quindi non possono essere regolati. Lavorano con un'apertura molto ristretta per porre tutta l'immagine a fuoco, da qualche decina di centimetri di distanza dall'obiettivo, all'infinito. Vanno bene per scattare fotografie a una distanza media e con una buona illuminazione, ma non sono indicate per la fotografìa creativa in cui anche le sfocature vengono utilizzate per ottenere effetti particolari.

Gamma dinamica

Rappresenta la differenza fra le parti luminose e quelle più scure di un'immagine. Se un'immagine ha delle alte luci molto marcate, od ombre molto scure, o qualsiasi altra situazione intermedia, si dice che ha un'ampia gamma dinamica, cosa che può causare dei problemi ad alcune macchine digitali. Verifìcate prima di acquistarne una.

GIF

È un formato di file per le immagini specifico per il Web. Supporta un massimo di 256 colori in modo da mantenere ridotte le dimensioni.

Hot Shoe

È un tipo di attacco presente su modelli particolarmente evoluti di fotocamere digitali, che permette di connettere un flash esterno. Questa connessione dispone di contatti elettrici che ne determinano l'attivazione premendo il pulsante di scatto sulla fotocamera.

Illuminazione posteriore

Quando il soggetto è illuminato alle spalle, si è in una condizione di illuminazione posteriore, ad esempio quando il soggetto è di fronte a una finestra illuminata. A meno che l'esposizione non venga regolata in modo da compensare questa situazione, il soggetto apparirà come una silhouette scura su uno sfondo luminoso.

Indice delle anteprime

Molti programmi di grafica, utilizzati dai fotografi su PC o su Mac, possono visualizzare tutti i file di immagine contenuti in una cartella sotto forma di immagini più piccole dette thumbnail o anteprime. Cliccando su una di esse in genere viene visualizzata l'immagine nelle sue dimensioni reali. Un esempio di questi programmi sono Paint Shop Pro e ACDSee.

Interpolaziene

Alcune fotocamere e i programmi di fotoritocco possono aumentare le dimensioni di un'immagine digitale, inserendo dei pixel aggiuntivi fra quelli esistenti. Viene calcolata una media dei pixel circostanti fra cui inserire quello nuovo, nel tentativo di far corrispondere il colore e la luminosità e ottenere così un'immagine omogenea. Alcuni sistemi forniscono risultati migliori di altri.

ISO

Sta per 'Intemational Standards Organization', cioè Organizzazione Intenazionale per la Standardizzazione. Nella fotografia tradizionale, il valore ISO è la misura della sensibilità alla luce della pellicola fotografica. Questo concetto è stato trasposto nella fotografia digitale per indicare le sensibilità alla luce del CCD.

Istogramma

Di solito, è il grafico della luminosità. Passa dal nero al bianco, attraverso il grigio, sull'asse x, mentre il valore dell'asse y rappresenta II numero di pixel a una determinata luminosità. Fornisce il mezzo per valutare l'esposizione di un'immagine. Se ci sono troppi pixel rappresentati nella parte sinistra dell'istogramma, allora l'immagine sarà sottoesposta, se invece si trovano a destra, l'immagine sarà sovraesposta. In alcune fotocamere digitali più sofisticate, la funzione istogramma è incorporata. In questo modo è possibile, guardando il grafico, capire subito se bisogna correggere l'esposizione.

JPEG

Questa sigla significa 'Joint Photographic Export Group', cioè "Gruppo unito di esperti di fotografia". È il sistema di compressione maggiormente utilizzato per le immagini. Usando un scala variabile fra la dimensione del file e la dimensione dell'immagine, consente alle fotocamere digitali e ai computer di comprimere una grossa immagine, facendole occupare poca memoria. Fate attenzione quando comprimete un file, perché un'eccessiva compressione riduce la qualità dell'immagine. (il parametro Quality può essere impostato a seconda delle necessità). Un altro formato molto usato sul Web.

LCD

Questa sigla sta per 'Liquid Crystal Diode', cioè diodo a cristalli liquidi. La maggior parte delle macchine digitali ha un monitor LCD nella parte posteriore del corpo macchina, per visualizzare le fotografie. Anche se sono molto utili per comporre l'inquadratura e vedere le foto dopo lo scatto, consumano notevolmente le batterie, quindi usateli con parsimonia.

Li-lon

Si tratta degli ioni di litio. Vengono utilizzati nell'ultima generazione di batterie, superiori anche a quelle al Ni- MH. Immagazzinano più energia e non risentono dell'effetto memoria, che si verifica quando una batteria caricata parzialmente, al momento della ricarica, 'ricorda' solo la carica supplementare e non la sua piena capacità. Le batterie Li-lon sono piuttosto costose.

Lunghezza focale

In breve, questo termine indica la capacità di ingrandimento di un obiettivo. Maggiore è la lunghezza focale, più grande sarà l'ingrandimento. Per contro, minore è la lunghezza focale e maggiore sarà l'angolo dell'obiettivo. Molti degli zoom delle fotocamere digitali possono variare fra una minore e una maggiore lunghezza focale.

Megapixel

È l'unità di misura delle dimensioni e della risoluzione delle immagini prodotte da una fotocamera digitale. Mega significa un milione, quindi in questo caso un milione di pixel o, per essere più precisi, un milione di singoli sensori luminosi sul CCD della fotocamera. Maggiori sono i megapixel, migliore è la qualità.

Metodo di misurazione dell'esposizione

Sono le modalità con cui la fotocamera misura la quantità di luce riflessa dal soggetto che volete fotografare, in modo da calcolare la giusta esposizione per la scena ripresa. Esistono diversi metodi di misurazione, fra cui la misurazione spot, multi pattern e quella a prevalenza centrale.

Microdrive

II microdrive è un supporto di memorizzazione sviluppato dalla IBM. Si tratta di un piccolo hard disk delle dimensioni di una scheda di memoria CompactFlash. Un microdrive è in grado di memorizzare un'enorme quantità di fotografìe, oltre 320Mb, ma può risultare un po' fragile per l'utilizzo normale. Attualmente, sono ancora poche le fotocamere che utilizzano questa tecnologia.

Mirino elettronico

Come per le videocamere, alcuni mirini contengono un minuscolo monitor che mostra quanto visualizzato dalla fotocamera. Generalmente consuma meno energia rispetto al monitor LCD posto sul retro del corpo fotocamera, ma può affaticare gli occhi e rendere diffìcile la messa a fuoco.

Misurazione a preferenza centrale

Si ha quando la fotocamera legge una media dell'illuminazione dell'intera inquadratura, ma presta maggiore attenzione al centro dove generalmente si trova il soggetto. Questo tipo di misurazione, nella fotografia digitale, è stata sorpassata da quella di tipo multi pattern, che è in grado di gestire meglio le situazioni più difficili.

Misurazione multi pattern

Si tratta di un sofisticato metodo di determinazione della giusta esposizione necessaria per una fotografia. La fotocamera effettua la misurazione multi pattern prendendo diverse letture della luce in zone differenti dell'inquadratura, quindi le confronta con i dati in memoria per calcolare l'esposizione migliore. La misurazione multi pattern viene utilizzata per fare in modo che le forti sorgenti luminose, come il sole o una finestra illuminata, non facciano risultare sottoesposto il resto dell'immagine.

Misurazione spot

Si trova sulle fotocamere più costose. Questa modalità di misurazione consente al fotografo di prendere la lettura della luce da una piccola zona nel centro dell'inquadratura, generalmente indicata nel mirino. È il modo migliore per gestire situazioni di illuminazione difficile come nel caso dell'illuminazione posteriore ed in genere viene utilizzata insieme al blocco dell'esposizione automatica.

Modalità macro

Si riferisce a un obiettivo in grado di mettere a fuoco a una distanza minore rispetto alla lunghezza focale nominale, ma oggi viene utilizzato per indicare la possibilità di scattare dei primissimi piani.

Modalità manuale

Si trova sulle macchine digitali di fascia alta ed è un'opzione per i fotografi più esperti. Permette di avere il pieno controllo sul diaframma e sui tempi di esposizione, consentendo di effettuare tutti gli esperimenti desiderati con l'esposizione e la profondità di campo. Indispensabile per la fotografia creativa.

Modalità notturna

È una modalità programmata di esposizione che compensa la carenza di luce impostando l'apertura al massimo. In questo modo, tutta la luce disponibile entra nell'obiettivo, consentendo di utilizzare la velocità di otturazione massima in queste circostanze.

Modalità panorama

Si tratta di un programma di esposizione che si trova su molte macchine di fascia media. Questa funzione seleziona automaticamente le migliori impostazioni di esposizione per la fotografìa di paesaggio. Generalmente aumenta i tempi di esposizione e riduce l'apertura del diaframma per aumentare la profondità di campo. Può anche fare riferimento al modo di impugnare orizzontalmente la fotocamera, normalmente utilizzato quando si scatta la fotografia di un paesaggio.

Modalità ritratto

Questa modalità programmata di esposizione serve per scattare le classiche fotografìe di ritratto. Ottimizza le impostazioni della fotocamera, aumentando l'apertura del diaframma, per ridurre la profondità di campo. In questo modo, viene messo a fuoco solo il soggetto e i tempi di esposizione diventano più brevi, minimizzando il rischio di movimenti della fotocamera.

Modalità webcam

Alcune macchine digitali economiche a bassa risoluzione, in genere quelle limitate al formato VGA, possono essere collegate al computer e quindi a Internet, per essere utilizzate come webcam per inviare immagini sul Web. Sono l'ideale quando si chatta in Rete con gli amici.

Ni-MH

Significa nichel-metal idrato. Si tratta di un tipo di batterie ricaricabili che stanno rimpiazzando rapidamente le più vecchie batterie al nichel-cadmio (NiCd). Le batterie Ni-MH non hanno il problema dell'effetto memoria, tipico delle vecchie ricaricabili e possono anche immagazzinare più energia. Questo le rende ottime per l'utilizzo con le fotocamere digitali.

Otturatore

L'otturatore è quel meccanismo che si trova dietro all'obiettivo, che normalmente resta chiuso, ma che si apre per un istante quando viene scattata una fotografìa, in modo che la luce colpisca il CCD. Il tempo di apertura dell'otturatore è stabilito dall'esposimetro e prende il nome di tempo di esposizione. Noterete che varia molto tra una fotografia e l'altra.

Pixel

Abbreviazione di 'Picture Element', cioè elemento dell'immagine. Se ingrandite un'immagine sul vostro computer, vedrete che è composta da piccoli puntini di un determinato colore e luminosità, denominati pixel.Un pixel è l'elemento di base di una fotografia digitale. Più è elevato il numero dei pixel in un'immagine, migliore sarà la qualità della fotografìa.

Pixel effettivi

Anche se la vostra fotocamera digitale dichiara di avere un CCD da 3,34 megapixel, alcuni di. questi pixel non verranno utilizzati per catturare l'immagine. In genere, quelli intorno al bordo del sensore sono dipinti di nero per fornire il bilanciamento dei colori, mentre altri sono al di fuori del campo dell'obiettivo. I pixel effettivi sono quelli realmente utilizzati per ottenere l'immagine.

Priorità di diaframmi

E' una delle opzioni semi manuali, disponibile su alcune macchine. Il fotografo può impostare l'apertura a seconda della profondità di campo desiderata e l'esposimetro imposta la velocità dell'otturatore per ottenere la corretta esposizione.

Priorità di tempi

È una modalità semiautomatica che permette al fotografo di specificare una velocità di otturazione, mentre l'esposimetro imposta l'apertura per ottenere la giusta esposizione. E utile se volete scattare fotografie d'azione, usando un tempo di esposizione rapido, o se desiderate ottenere l'effetto mosso con un tempo di esposizione più lento.

Profondità di campo

Quando si mette a fuoco un soggetto, vengono messi a fuoco anche dettagli presenti davanti e dietro al soggetto stesso. La distanza fra l'oggetto più vicino e quello più lontano prende il nome di profondità di campo. La profondità di campo può essere modificata variando l'apertura. Quanto più è bassa, tanto maggiore sarà la profondità di campo.

RAW

La maggior parte delle fotocamere utilizzano i file JPEG, un formato di immagine compresso che permette di memorizzare un numero maggiore di immagini, ma a discapito della qualità. Il formato RAW è costituito dai dati puri provenienti dal sensore prima che venga eseguita una qualsiasi modifica. In sostanza, è una rappresentazione reale di quello che ha visto il CCD. Non vengono perse informazioni ed è in grado di catturare i dati fino a 12 bit, decisamente superiore rispetto al formato JPEG o TIFF. Lo svantaggio è che i file RAW richiedono molto tempo per essere archiviati. Le fotocamere di fascia alta, come la Nikon D-1 utilizzano il formato RAW.

Ripresa temporizzata

Tutti abbiamo visto dei filmati in cui un fiore sboccia a una velocità incredibile, oppure il sole e le nuvole attraversano rapidamente il cielo. Questa tecnica di animazione ultra veloce viene denominata Ripresa temporizzata: una fotocamera scatta diverse foto in successione, con intervalli di tempo di pochi secondi, minuti, o persino ore. Le immagini vengono poi riprodotte rapidamente, dando l'impressione di un moto continuo. Alcune macchine digitali hanno la modalità TL, mentre in altre l'otturatore dev'essere azionato manualmente. Si tratta di una tecnica fotografica per persone molto pazienti.

Risoluzione

Più pixel sono presenti, maggiore sarà la nitidezza dell'immagine. E questa la risoluzione dell'immagine, in genere espressa da due cifre, una per la larghezza e una per l'altezza dell'immagine in pixel, come ad esempio 1.200x 1.800.

Ritardo dell'otturatore

È un problema presente in molte macchine digitali. A causa del metodo di funzionamento, si può verifìcare un certo ritardo fra il momento in cui si preme il pulsante di scatto e quando la fotocamera scatta effettivamente la fotografìa. Le fotocamere più recenti hanno ridotto notevolmente questo problema. Controllate, prima di acquistare una fotocamera nuova.

Scatto continuo

Molte macchine digitali hanno lo scatto continuo. Significa che sono in grado di scattare diverse fotografie in rapida successione, esattamente come le macchine tradizionali motorizzate. Il numero di fotografìe che possono essere scattate dipende dalla velocità con cui la fotocamera cattura e memorizza le immagini e dalla dimensione della memoria buffer interna. In genere si ottengono tré immagini al secondo con una fotocamera normale in modalità a scatto continuo.

Scheda di memoria

La maggior parte delle fotocamere digitali memorizzano le immagini su delle schede di memoria rimovibili, a volte indicate come 'pellicole digitali'. Ne esistono di diverse forme, dimensioni e tipi; fra queste troviamo le CompactFlash, le SmartMedia, le Multimedia e le SD Cards, oltre alle Memory Stick della Sony. Ciascuna presenta dei vantaggi, ma fondamentalmente svolgono la stessa funzione.

Seghetto

Si riferisce alle 'linee diagonali seghettate' visibili nelle fotografìe a bassa risoluzione. I pixel sono quadrati, quindi se vengono utilizzati dei grossi pixel per rappresentare una diagonale, vedrete gli angoli di ciascuno, a creare un effetto a dente di sega. L'antialiasing viene utilizzato per attenuare questo effetto: tramite questa funzione il programma cerca di calcolare delle ombre intermedie in modo da ammorbidire le linee e farle sembrare più uniformi.

Slave-cell

Una fotocellula presente all'intemo di alcuni modelli di flash esterni, che li attiva al rilevamento dell'emissione di luce da parte del flash interno alla fotocamera.

SLR

È un acronimo che sta per 'Single Lens Reflex', cioè Reflex a obiettivo singolo. Uno specchio, o prisma, riflette la luce che arriva dall'obiettivo verso il mirino ottico. In questo modo, quando guardate attraverso il mirino, vedete esattamente quello che sta inquadrando la fotocamera. È molto utile per comporre con precisione la fotografìa. Si trova solo su poche fotocamere digitali molto costose, mentre è uno standard su molte fotocamere professionali a pellicola.

Slide Show

Si usa questo termine per indicare una rappresentazione di diapositive in successione. In questo tipo di presentazione, si passa da una foto all'atra con un click del mouse oppure automaticamente, impostando un determinato intervallo di tempo. Praticamente, viene simulato il lavoro di un proiettore di diapositive.

TIF

È l'acronimo di "Tagged Image File Format". Oltre all'immagine stessa, questo formato grafico è in grado di salvare le informazioni relative ai tracciati. Per questo motivo, conviene lavorare tutte le immagini in tale formato per poi convenirle in JPEG, pronte per essere inviate in Rete.

Valore f

E' il numero che indica il rapporto fra l'apertura dell'obiettivo e la sua lunghezza focale. In genere, un obiettivo di qualità superiore ha un numero "f" basso, il che significa che fa entrare molta più luce. Leggete anche la definizione di profondità di campo per avere maggiori informazioni sulla messa a fuoco.

VGA

È un acronimo che sta per 'Video Graphics Array', cioè, matrice grafica video. E la più bassa risoluzione che il computer utilizza normalmente per visualizzare un'immagine. La dimensione delle immagini è di 640 x 480 pixel e in genere è un formato che si trova sulle macchine digitali economiche e sulle webcam. Alcune fotocamere si servono persino di una dimensione delle immagini più piccola, definita 'half-VGA' di 320 x 240 pixel.

Zoom digitale

Alcune fotocamere consentono di zoomare sulla parte centrale dell'immagine. Anche se l'immagine appare piùgrande, contiene sempre lo stesso numero di pixel, quindi apparirà quadrettata e con una scarsa risoluzione, specialmente una volta stampata. Da non confondere con lo zoom ottico, che è nettamente superiore.

Zoom ottico

Grazie ai recenti sviluppi nella tecnologia costruttiva degli obiettivi, molte fotocamere digitali adesso montano obiettivi zoom, piccoli ma potenti. Ciò significa che possono essere regolati in modo da ingrandire l'immagine (zoomare) o per scattare una foto con un angolo più ampio (allargare). In questo modo vengono sfruttate al massimo le capacità del CCD per catturare l'immagine. Per questo, lo zoom ottico è preferibile rispetto a quello digitale.

X-Sync

Alcuni modelli professionali di fotocamere dispongono di una connessione che vi permette di collegarli a "unità flash" esterne. Il funzionamento è simile a quello dell'Hot Shoe, ma in questo caso possono essere connesse unità che non sono fissate all'apparecchio. E una connessione dedicata agli impieghi da studio.