La protesi scheletrata (Parte seconda)
Parte prima Parte terza
LE LINEE DI RITENZIONE

Si definisce linea di ritenzione il collegamento tra due elementi di ritenzione tramite una linea immaginaria.

Immaginiamo di collegare tutti gli elementi ritentivi con delle rette.....queste circoscriveranno una superficie geometrica ben definita.Il corpo della protesi dovrebbe per quanto possibile essere toccato dalle linee di ritenzione per far si che il tutto sia posizionato in maniera stabile.

Per una corretta costruzione dovremmo quindi seguire 3 semplici concetti:

Fig. 12 - Se i denti sostituiti (ad esempio gli anteriori) devono essere montati al di fuori della linea di ritenzione, dobbiamo cercare di far passare tale linea il più vicino ai denti sostituiti (LINEA VERDE)

1)Tutte le linee di ritenzione devono essere condotte il più vicino possibile al margine esterno del corpo della protesi. Il centro della masticazione dei denti sostituiti deve trovarsi in tal modo sopra la linea di ritenzione o addirittura nel punto centrale della mascella per determinare un andamento congruo alla linea di ritenzione (fig.10) mentre uno spostamento in direzione buccale porterebbe inevitabilmente a creare una forza di leva dovuta al carico masticatorio (fig.11)

2) Ogni superficie di ritenzione deve coprire il corpo della protesi nella maggiore misura possibile. Questo significa che, nel caso di brecce di grandezza disuguale, che si trovano l'una di fronte all'altra, gli elementi di ritenzione sono da posizionare sui denti di sostegno, in modo tale che si formino linee di ritenzione di lunghezza possibilmente uguale.Un esempio pratico lo possiamo avere nel caso di selle intercalate (fig.13) dove le la lunghezza delle selle stesse è di lunghezza diversa: in questo caso applicheremo un appoggio aggiuntivi sul premolare per compensare (Linee verdi).

Fig. 10 - Il centro masticatorio dei denti sostituiti deve avere un andamento congruo alla linea di ritenzione
Fig. 13 - Nel caso di selle intercalate di lunghezza diversa dovremo far in modo di formare linee di ritenzione di uguale lunghezza applicando un appoggio aggiuntivo (frecce verdi).
Fig. 11 - Uno spostamento in direzione buccale porta alla formazione di forze di leva
3) Linee di ritenzione non possono attraversare diagonalmente il corpo di una protesi.(Fig.14)
Fig. 14 - In nessun caso una linea di ritenzione può passare diagonalmente attraverso una protesi

Se i denti sostituiti, per esempio gli anteriori, si trovano fuori dalla linea di ritenzione, bisogna accertarsi che gli elementi di ritenzione siano collocati in modo tale che le forze di leva, di rotazione e di torsione rimangano entro valori minimi:monteremo quindi gli anteriori fuori dalla linea di ritenzione cercando di far passare tale linea il più vicino possibile ai denti sostituiti (linea verde fig.12)

LE FORZE DI TRAZIONE PRINCIPIO DELLA LEVA

Gli elementi di ritenzione di una protesi scheletrata a pilastro devono essere costruiti in modo tale da essere in opposizione alle forze di trazione che vengono esercitate sulla protesi stessa da ogni tipo di movimento conscio o meno del mascellare inferiore.

Bisogna prendere anche in considerazione il fatto che il paradonto di ogni dente ha una sua differente resistenza alla trazione quindi per esempio la forza di trazione sul paradonto di un premolare non deve agire in nessun caso allo stesso modo come quella che agisce su un molare.

Se si collegano con una linea retta le estremità di ganci si ottiene la linea di trazione detta anche linea di ritenzione.

Essa DEVE attraversare il baricentro della protesi.

Forza x braccio di forza = carico x braccio di sollevamento

Se una forza che agisce su uno dei bracci di leva è pari al peso che carica l'altro braccio, di uguale lunghezza al di là del punto di rotazione si dice che viene neutralizzata dal carico contrapposto.

Quando costruiamo una protesi scheletrica dobbiamo tener presente il principio della leva poiché se parti della protesi si trovano esterne rispetto alla superficie di ritenzione (protesi a sella libera) compaiono sempre forze di leva causate dalla forza o dalla trazione del carico masticatorio.

Per evitare che la forza di ritenzione dei ganci non basti o che il parodonto sia sovraccaricato dalle forze di trazione dobbiamo far si che il braccio di forza sia sempre il più corto possibile, mentre il braccio portante deve essere mantenuto il più lungo possibile (fig.16).

Fig. 16 .- La forza sul braccio di forza più lungo solleva in alto il carico di uguale peso sul braccio di sollevamento più lungo (a).Succede il contrario se il braccio di sollevamento è più lungo di quello di forza (b).

Vi faccio un esempio: In una arcata con sella libera unilaterale dovremo costruire una protesi con i ganci sui denti 34-37 e 44 (fig. 15), questo perché, così facendo, opporremo con il gancio costruito sul 34 uno stop alla rotazione della protesi dovuta al carico della trazione intorno alla linea di ritenzione.In questo caso la trazione stessa sulla sella libera si trasforma in pressione sul dente di supporto del 34 evitando la rotazione nonché l'instabilità della protesi.

La forza maggiore solleva in alto il carico più piccolo, nonostante le braccia di sollevamento abbiano la stessa lunghezza(c).

La lunghezza della sella libera soggetta ad il carico masticatorio(cioè la distanza tra il primo dente sostituito e l'estremità distale della sella libera non dovrà mai essere maggiore del tratto che va dall'elemento di sostegno posto di fronte fino all'asse di rotazione (fig.17).

Fig. 17 - Se il braccio di forza K è più corto del braccio di carico L (in relazione all'asse di rotazione), la protesi a sella libera è costruita correttamente.
Fig. 15 - In una serie di denti interrotta ed accorciata, parti della protesi sono posizionate al di fuori della superficie di sostegno.